Poéme l'Arbre | Work in progress I

Chi ha fatto un'esperienza di un albero dall'interno, non dal punto di vista di un botanico che osserva e vede querce, faggi ed abeti, ma come colui che si è spogliato delle vesti del linguaggio e fa esperienza di albero sa quanto siano limitati linguaggio ed espressione. Willigis Jäger

Poéme l'Arbre nasce da un innamoramento.
Un albero caduto nella foresta dei Corni di Canzo diventa il fulcro di un processo che dura ormai da tre anni.
Nasce successivamente l'esigenza di trasporre questo sentimento privato al pubblico.

Così dal 3 al 9 giugno 2013, Francesco Bertelé con l'aiuto di Lorenzo Cattaneo ha organizzato e condotto un workshop, ospitando a Prim'Alpe due gruppi di persone provenienti dall' Accademia di belle arti di Brera e dal Liceo Artistico Caravaggio di Milano che si sono trovate coinvolte attivamente in questo processo con  la finalità di realizzare un frottage dell'albero.
Il frottage, ossia la trasposizione della superficie di un oggetto tridimensionale in immagine autonoma, è emerso dalla volontà di trattenere una traccia del tronco destinato a scomparire.
 Uno spazio bianco che si riempie senza un linguaggio prestabilito, in continua trasformazione dove gli strumenti vengono solo accennati. Il progetto stesso crea nuovi possibili sentieri, si distacca dall'autore primario e prende altre strade.
Questo corpo viene metabolizzato in un'immagine residuale che assume l'identità di testimonianza. 
 Ciò che accade intorno all'albero diventa altrettanto importante. La preparazione del campo, la vita in comune, la creazione di uno spazio progettuale condiviso ed aperto, sono stati elementi utili al fine di realizzare il frottage, ma con il passare del tempo tutto ciò ha assunto anche un valore autonomo nel tentativo di aprire le porte alla creazione di uno spazio politico.
“E' come ritrovarsi nei propri passi in scarpe altrui” qualcuno ha detto.




Hanno partecipato:
Filippo Ballarin, Jacopo Belloni, Arianna Ferrari, Chiara Luraghi, Marco Secondin, Chiara Manenti, Mirko Briani, Mourad Ornago e Giulia Bellotti.

Un ringraziamento particolare va a Pasquale Campanella (Fondazione Wurmkos Onlus) e a Silvia Savarè (Legambiente Lombardia) senza i quali non sarebbe stata possibile la realizzazione di quest'opera.

Questo progetto è sostenuto da ERSAF - Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste.


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